Consorzio Universitario della provincia di Palermo

Sibsac – SISTEMA INTEGRATO PER LA BONIFICA E IL TRATTAMENTO DI SEDIMENTI E ACQUE CONTAMINATE AD ELEVATA SALINITA’

Progetto PON SIBSAC Le acque reflue contaminate da composti xenobiotici, prodotte da sorgenti diverse e scaricate nell’ambiente marino, determinano un grave problema ecologico a causa della persistenza e l’accumulo di questi composti.

Data:
11 Febbraio 2016

Progetto PON SIBSAC

Le acque reflue contaminate da composti xenobiotici, prodotte da sorgenti diverse e scaricate nell’ambiente marino, determinano un grave problema ecologico a causa della persistenza e l’accumulo di questi composti. I sedimenti diventano un pozzo e una sorgente di componenti tossiche a causa della loro risospensione e possono rappresentare una delle sorgenti di rischio più grandi per la qualità dell’acqua. Le ingenti quantità di sedimenti contaminati che richiedono dragaggio al fine di mantenere o ripristinare le aree costiere e portuali, richiedono quindi strategie gestionali tecnicamente affidabili a costi contenuti. Questa problematica è particolarmente significativa nell’area industriale Augusta-Priolo, una delle più grandi aree petrolchimiche in Italia e in Europa che opera dagli anni ’50. Obiettivo principale di questo progetto di ricerca è di proporre un impianto di trattamento integrato includente fasi fisiche, chimiche e biologiche per la rimozione di contaminanti da sedimenti e acque reflue da navigazione. Questo obiettivo verrà perseguito attraverso impianti a scala banco e pilota, la cui implementazione costituirà il risultato principale di ricerca industriale. Poiché sono pochi i processi commerciali di trattamento dei sedimenti a basso costo e poche tecnologie sono state validate sulla stessa tipologia di sedimento, esistono spazi significativi per sviluppi futuri. In questo contesto viene qui proposto un processo di sediment washing che rimuova i contaminanti organici e inorganici anche dalla frazione fine più contaminata. Diversi solventi verranno provati in test di estrazione condotti per determinare le condizioni ottimali (tipologia, dosaggio, tempo id contatto, miscelazione e step di estrazione). Se confrontato con altri processi il trattamento proposto presenta il vantaggio di una tecnologia semplice con costi che possono essere ridotti dal recupero delle soluzioni estraenti. Il refluo derivante dal lavaggio sarà trattato nella linea acque insieme ad acque di sentina e acque di lavaggio dei serbatoi delle petroliere. Oltre la presenza dei composti refrattari queste acque hanno livelli elevati di salinità (fino a 35.000 ppm) che limitano la possibilità di scarico in fognatura e obbligano allo smaltimento in mare con richiesta di maggiore efficienza depurativa. La linea acque potrà includere un processo preliminare di pre-trattamento per chiariflocculazione, adsorbimento su GAC e/o BAC, seguito da un bioreattore a membrana. Test in batch e di filtrazione su colonna consentiranno di scegliere il sistema a carbone attivi granulari (GAC) più efficace, di definire le cinetiche di adsorbimento e di fornire informazioni preliminari sul tempo di contatto e la frequenza di controlavaggio. La possibilità di rigenerazione biologica, per diversi contaminanti organici, è stata a lungo studiata nei sistemi BAC che però possono presentare problematiche gestionali quali cortocircuiti idraulici e perdite di carico eccessive. Come alternativa a questi ultimi, verrà investigata, nel progetto, la possibilità di rigenerazione biologica offline del GAC con lo scopo di ridurre le necessità di un trattamento chimico o termico e gli elevati costi relativi. Test a circuito chiuso verranno condotti a scala da banco e pilota, per verificare la possibilità di biorigenerare i carboni saturi, attraverso l’aggiunta di batteri appositamente selezionati. Nello specifico verrà analizzata la capacità dei batteri di resistere alla salinità e ai composti refrattari. Un trattamento naturale (fitodepurazione) sarà anche analizzato in parallelo allo schema proposto, insieme a un sistema di monitoraggio delle emissioni in atmosfera dell’intero sistema di trattamento.

Link al sito del partner capofila:

www.mater.it

 

 

 

Ultimo aggiornamento

11 Febbraio 2016, 16:29